La prima volta in Italia....
Importante scambio internazionale nell’edizione 2012 del premio Bice Bugatti in collaborazione con ADC&BUILDING BRIDGES Contemporary Art International Art Exchange di Los Angeles. Organizzazione no-profit fondata dalla direttrice Marisa Caicholo e Jaime Villafuerte direttore artistico del Centro CEARTE di Ensenada (Mexico).
ADC&Building Bridges è una realtà sempre più presente nello scenario Internazionale artistico e culturale. Un canale necessario per diffondere un programma di scambio tra diverse identità, ma soprattutto per promuovere e supportare artisti emergenti, artisti di frontiera, artisti che con la loro impronta arricchiscono i nostri esseri con una forte responsabilità. Un contributo fondamentale per ridare un segnale di continuità e determinazione in un momento cosi incerto sul fronte economico sociale.
Una visione, una speranza che l’Associazione Bice Bugatti ha reso possibile ospitando tre artisti rappresentati da ADC&BUILDING BRIDGES.
Due artisti provenienti dalla realtà artistica emergente messicana alquanto prolifica in questi ultimi 15 anni.
Due artisti fuori dal consueto scenario figurativo messicano, che come sappiamo ha una forte risonanza nella storia artistica internazionale. Ora vogliamo proporre una visione diversa con il segno di Marco Miranda e Francisco Romero.
Due artisti con lo stesso comune denominatore, L’astratto. Una visione che contrasta, incuriosisce l’immaginario dello spettatore.
Nella pittura di Miranda risaltano pennellate istintive, un cromatismo virtuoso che esalta il paesaggio caotico e visionario. Sono colori e forme “materiati” fino a potersi identificare con la materia stessa, intrinseci a una sostanza che ha una propria ed organica vitalità e verità.
Romero in qualche modo rimane più lineare, meno confuso, con un segno alquanto spirituale, simbolico. Interviene con forti pennellate di colore che rappresentano il luogo informe legato alla quotidianità, ai suoni, alle memorie.
Osservando i movimenti pittorici notiamo anche l’uso di tecniche come il carboncino e la sabbia, dando un senso primordiale al soggetto. Una fonte organica che arricchisce il misterioso mondo di Romero
Attraversando sempre il Sud America ci ritroviamo nella passionale, coinvolgente Argentina.
L’artista Jorge Sarsale ci riporta ad una delle materie più nobili della nostra storia. L’uso della carta. La carta plasmata, afferrata con gentilezza e rigore, una spontaneità calcolata. La carta ottiene nei lavori di Sarsale una relazione subliminare. Le tele sono una finestra infinita di forme simmetriche e asimmetriche che aprono un emisfero arcano con colori imprecisi e sfumati.
Tre artisti, tre visioni, un modo poetico di riproporre un passato denso di storia riconquistando con un segno inusuale il presente.
Anna Dusi
Curator
ADC&Building Bridge